Tematica Velivoli, dirigibili, alianti

Potez 25

Potez 25

Da: it.wikipedia.org/wiki/Potez_25.

Notizie: Il Potez 25 fu un monomotore biplano multiruolo sviluppato dall'azienda aeronautica francese Avions Henry Potez negli anni venti e prodotto, oltre che dalla stessa, anche su licenza sia in Francia che nel Regno di Jugoslavia, dalla Ikarus, in Portogallo dalla OSGA, in Polonia, dalla Podlaska Wytwórnia Samolotów (PWS), e nel Regno di Romania dalla Industria Aeronautica Româna (IAR). Particolarmente longevo, venne utilizzato sia nell'aviazione civile, come aereo da trasporto e da addestramento, che da un numerose aeronautiche militari mondiali rimanendo in servizio, in molteplici ruoli tra cui caccia di scorta, aereo da ricognizione e bombardiere leggero, fino alla seconda guerra mondiale. Ne venne sviluppata anche una variante dalla configurazione alare monoplana, con ala posizionata alta a parasole ed identificata come 25M, tuttavia rimase allo stadio di prototipo. Dopo che nel 1923 Henry Potez, proprietario dell'omonima azienda aeronautica, avviò alla produzione il Potez 15, un biplano destinato al mercato militare nel ruolo di aereo da ricognizione biposto, riscuotendo un buon successo, decise di sfruttare l'esperienza acquisita nel suo sviluppo per dotare la propria gamma di velivoli di un nuovo modello multiuso e più pesante. Lo sviluppo del nuovo modello, al quale venne assegnata la designazione Potez 24, si concretizzò nel 1924 tuttavia rimase allo stadio di prototipo. Benché non avviato alla produzione venne comunque utilizzato come ulteriore base di sviluppo di quello che diventerà uno dei modelli più riusciti dell'azienda francese. Lo sviluppo del nuovo modello, al quale venne assegnata la designazione Potez 25, riprendeva l'impostazione generale dei modelli che lo avevano preceduto, un classico monomotore biplano biposto realizzato in tecnica mista, con fusoliera realizzata in gran parte in pino dell'Oregon e parti in duralluminio, ricoperta da tela trattata e compensato, caratterizzata dai due abitacoli aperti in tandem e carrello d'atterraggio fisso, soluzione tecnica decisa per mantenere bassi i costi di produzione e manutenzione. La differenza più evidente era l'adozione di una velatura sesquiplana, ovvero con l'ala inferiore caratterizzata da un'aperture sensibilmente minore della superiore. Inoltre il modello fu predisposto per poter essere equipaggiato con una varia gamma di motorizzazioni dai 400 ai 600 CV di potenza erogata. La costruzione del prototipo, avviata presso il proprio stabilimento di Méaulte, venne completata nei primi mesi del 1925 e durante le prime prove di volo che ne seguirono il velivolo dimostrò la bontà del progetto confermando le speranze dell'azienda francese. Nel maggio successivo il prototipo venne testato presso il Service Technique d'Aeronautique dove venne considerato promettente sia per la sua manovrabilità che per la velocità e la potenziale longevità, consigliandone quindi l'avvio ad una sua produzione in serie. Per promuovere efficacemente il nuovo modello all'estero, un mercato reso difficile dalla grande disponibilità di velivoli residuati bellici della prima guerra mondiale, l'azienda decise di iscrivere il Potez 25 ad un gran numero di competizioni aeronautiche destinate alla categoria conseguendo alcuni risultati di rilievo. Tra i più noti successi acquisiti si ricordano un raid di 7 400 km attraverso l'Europa ed un secondo, di 6 500 km sull'area del Mar Mediterraneo, entrambe vinte da piloti a bordo del velivolo francese. Durante gli anni venti il Potez 25 venne inoltre pubblicizzato per la sua partecipazione al raid aereo Parigi-Teheran di 13 080 km. Nel giugno 1930, il pilota Henri Guillaumet fu protagonista di un incidente aereo mentre stava effettuando un servizio di posta aerea attraverso le Ande con il suo Potez 25. Benché schiantatosi a terra, Guillaumet riuscì a sopravvivere intraprendendo una marcia di una settimana attraverso le montagne prima di essere ritrovato dalla spedizione di ricerca. L'eccezionale impresa, riportata sulle prime pagine dalla stampa mondiale, accrebbe ulteriormente la già acquisita popolarità del modello avendo una positiva ricaduta commerciale, che vide incrementare le commissioni del Potez 25 da parte di numerose forze aeree e divenendo uno degli aerei francesi di maggior successo dell'epoca. Già nel 1925 la Polonia decise di acquistare una licenza per realizzare in patria il Potez 25 negli stabilimenti della Podlaska Wytwórnia Samolotów (PWS) e Plage i Laskiewicz. Nel 1928 il primo Potez 25 di costruzione polacca venne testato presso il "Technical Aviation Development Institute" di Varsavia dove si ritenne di dover apportare alcune modiche per meglio adattare il modello alle esigenze della Wojska Lotnicze l'allora designazione dell'aeronautica militare nazionale. Tra le differenze più evidenti con la versione originale l'adozione di alette Handley Page e, data l'indisponibilità dell'originale Lorraine-Dietrich 12Eb, l'utilizzo su 47 esemplari prodotti dal 1936 del radiale PZL Bristol Jupiter VIIF. In Polonia la produzione cessò nel 1932 dopo che entrambi gli stabilimenti realizzarono 150 esemplari ciascuno destinati ai ruoli di ricognizione aerea a lungo e corto raggio e di bombardamento tattico diurno. Al termine della produzione mondiale, il totale complessivo delle varianti sviluppate, destinate ad uso civile e militare, raggiunse il ragguardevole numero di 87, con oltre 3 500 esemplari costruiti in Francia, la maggior parte dei quali prodotti dalla Potez ed in numero minore su licenza da ANF Les Mureaux ed Hanriot, e circa 600 all'estero tra Polonia (300), Regno di Jugoslavia (oltre 200), Regno di Romania (70) e Portogallo (27).


Stato: Argentina

Anno: 2000

Stato: Argentina

Anno: 2000